Per individuare la geometria degli elementi strutturali si effettua un rilievo visivo a campione verificando l’effettiva corrispondenza del costruito ai disegni. Quindi si procede ad un rilievo con strumentazione laser per misurare direttamente gli elementi principali.
Il rilievo materico, che richiede l’acquisizione di informazioni spesso nascoste (sotto intonaco, dietro a controsoffitti, ecc.), viene eseguito grazie a tecniche di indagine non distruttive di tipo indiretto (termografia, georadar, tomografia sonica, ecc.) o ispezioni dirette debolmente distruttive (endoscopie, scrostamento di intonaci, saggi, piccoli scassi, ecc.).
In prima battuta, si procede alla difinizione dell’organismo resistente, sotto intonaco, tramite uno screening termografico all’infrarosso. L’analisi termografica, oltre ad individuare lo scheletro strutturale e l’orditura dei solai, permette anche l’individuazione e la localizzazione in modo non distruttivo di eventuali fenomeni di degrado.
Per ottenere informazioni circa lo stato visibile di conservazione dei materiali e la stratigrafia di murature o solai vengono eseguite ispezioni endoscopiche con strumentazione a fibre ottiche.
I dettagli costruttivi per gli elementi in cemento armato, ossia la quantità e disposizione delle armature, vengono definiti mediante prove di tipo diretto, effettuando saggi: rimozione del copriferro e messa a nudo delle barre d’armatura. Nelle situazioni in cui non è possibile effettuare saggi, si ricorre a prove di tipo indiretto, ossia all’analisi magnetometrica con pachometro volta alla determinazione delle armature.
I dettagli costruttivi per gli elementi in muratura vengono esaminati, a seguito di rimozione dell’intonaco, mediante analisi della tessitura muraria e verifica degli ammorsamenti.